Il settore dell’hospitality nel Regno Unito ha da sempre visto una presenza significativa di imprenditori e lavoratori italiani — chef, baristi, manager di ristoranti e boutique hotel che hanno contribuito a costruire l’identità e la qualità del comparto. Le modifiche recentemente implementate dall’Home Office in tema di Skilled Worker Visa (a partire dal 22 luglio 2025) e quelle ulteriori di prossima introduzione, in aggiunta alla crisi di personale conseguente alla Brexit, hanno comportato cambiamenti strutturali che richiedono un’attenzione immediata da parte degli imprenditori italiani che operano nel settore.
Contesto politico e nuovi requisiti
Il white paper “Restoring Control over the Immigration System” del governo britannico ha indicato chiaramente come obiettivo quello di ridurre la net migration e aumentare la selettività del sistema.
In attuazione di questo, dal 22 luglio 2025 sono state escluse più di 100 professioni tra quelle sponsorizzabili come Skilled Worker, compresi ruoli chiave per il settore hospitality quali chef, bar manager, restaurant manager e hotel manager.
Non solo: sono state anche introdotte alcune importanti modifiche in relazione ai requisiti richiesti in capo a chi andrà a ricoprire una posizione ancora sponsorizzabile. Infatti, per i nuovi richiedenti dello Skilled Worker route entrati in UK dopo il 22 luglio 2025, le qualifiche richieste e le soglie salariali sono aumentate in modo rilevante. Tra i parametri principali:
Perché’ non tutto è perduto
Queste modifiche ai ruoli idonei alla sponsorizzazione riguardano solo i lavoratori che vengono sponsorizzati per la prima volta dopo il 22 luglio 2025.
Chiunque fosse in possesso di un visto Skilled Worker emesso prima del 22 luglio 2025 può continuare a essere sponsorizzato in ruoli nel settore dell'ospitalità in base ai requisiti precedenti.
Ciò significa che i manager, gli chef, i responsabili del servizio clienti e altri professionisti del settore alberghiero già presenti nel Regno Unito con un visto per lavoratori qualificati rimangono idonei alla sponsorizzazione in questi ruoli, anche quando passano a un nuovo datore di lavoro e anche se il ruolo, nel frattempo, è stato rimosso dalla lista di quelli sponsorizzabili. Importante anche verificare quando è avvenuta la prima sponsorizzazione, perché’ per chi lavora da più tempo potrebbero applicarsi norme di particolare favore.
In particolare:
Lavoratori che hanno ricevuto un certificate di sponsorizzazione (CoS) tra il 4 aprile 2024 ed il 21 luglio 2025, che richiedano di prorogare la sponsorizzazione o di stabilirsi in UK, continuano ad essere soggetti alle soglie salariali che si applicavano loro al momento della sponsorizzazione iniziale e, quando prorogano il visto o si stabiliscono, saranno soggetti ai seguenti parametri(almeno pari o superiore a):
Lavoratori che hanno ricevuto un certificate di sponsorizzazione (CoS) prima del 4 aprile 2024: per loro le soglie salariali sono ancora più favorevoli – parliamo di 31.300 sterline - ed in linea con i salari tipici del settore, con una differenza di oltre 10.000 sterline rispetto a chi è arrivato dopo, che li rende dei candidati particolarmente desiderabili per le aziende del settore che cercano di mantenere l'accesso ai talenti internazionali gestendo al contempo i costi salariali.
I datori di lavoro possono verificare se i lavoratori sono idonei in base a questa soglia verificando la data in cui al singolo individuo è stato assegnato per la prima volta un certificato di sponsorizzazione (CoS) quali skilled workers.
Per loro, il salario dovrà essere almeno pari o superiore a:
Conseguenze e raccomandazioni per le imprese italiane nel Regno Unito
Per gli imprenditori italiani dell’ospitalità, queste modifiche - di recente e prossima implementazione – implicano una valutazione preventiva dei ruoli da sponsorizzare e della loro eleggibilità - estremamente ridotta - alla luce del nuovo quadro normativo.
L’altra faccia della medaglia sono però gli Skilled Workers già presenti da tempo nel Paese, soprattutto quelli sponsorizzati prima di aprile 2024, per i quali, come visto, si applica una disciplina di particolare favore rispetto ai nuovi arrivati.
Ma attenzione: il nuovo assetto normativo non crea solo opportunità di assunzione, introduce anche un rischio concreto per la retention del personale già sponsorizzato, favorendo l’emorragia di talenti. In un mercato sempre più ristretto, i lavoratori con visti rilasciati prima dell’aumento salariale di aprile 2024 sono infatti tra i profili più ricercati. Sostituirli potrebbe risultare difficile e costoso, motivo per cui la fidelizzazione dei talenti esistenti diventa una priorità strategica.
Articolo scritto da Manuela Travaglini - Segretario Generale di Delta
