Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) dell’11 ottobre 2024, sono state introdotte importanti disposizioni per calcolare la riduzione della base imponibile ai fini della Global Minimum Tax (imposta minima globale). Il decreto attua le direttive OCSE ed europee, specificando come applicare la Substance-Based Income Exclusion (SBIE), che consente di escludere dai calcoli fiscali parte dei redditi derivanti da attività economiche effettivamente realizzate in un Paese.
Un meccanismo per ridurre la base imponibile in Paesi con bassa tassazione
L’obiettivo della nuova normativa è evitare che la base imponibile delle grandi multinazionali si riduca artificialmente in Paesi con fiscalità favorevole. La Global Minimum Tax, introdotta a livello internazionale come Pilastro Due del piano OCSE/G20 BEPS (Base Erosion and Profit Shifting), mira a contrastare l’erosione fiscale, imponendo un’aliquota minima globale. In questo contesto, la SBIE esclude dal calcolo dell’imposta parte dei profitti generati da attività economiche sostanziali, cioè basate sull’impiego reale di risorse produttive come forza lavoro e beni materiali.
Il decreto del MEF è basato sulle linee guida internazionali contenute nel documento "Tax Challenges Arising from the Digitalisation of the Economy – Administrative Guidance on the Global Anti-Base Erosion Model Rules (Pillar Two)", approvato dal quadro inclusivo sul BEPS nel luglio 2023. Queste disposizioni forniscono una struttura dettagliata per determinare quali porzioni di reddito possono essere escluse dal calcolo dell’imposta minima in relazione a investimenti reali e impieghi di manodopera.
Come si calcola la riduzione SBIE
La riduzione SBIE si basa su due componenti fondamentali:
- Valore contabile netto delle immobilizzazioni materiali: il calcolo include il valore contabile netto di beni come immobili, macchinari e attrezzature utilizzati esclusivamente per attività economiche sostanziali (escludendo beni destinati alla vendita, all’investimento o alla locazione). Su questo valore si applica una riduzione pari al 5%.
- Spese salariali: la riduzione SBIE comprende anche il 5% delle spese ammissibili per il personale, che includono salari, indennità, contributi previdenziali e altri benefit a favore dei dipendenti impiegati nelle attività economiche del gruppo nel Paese in questione.
In sintesi, la riduzione SBIE si applica al 5% del valore contabile netto delle immobilizzazioni materiali e delle spese per il personale qualificato, consentendo alle aziende di abbassare l’importo del reddito imponibile in modo proporzionato alla loro attività economica reale.
Chi è interessato e come si applica la normativa
Questa normativa si rivolge a gruppi multinazionali e nazionali di grandi dimensioni, soprattutto quelli con sedi operative in Paesi con aliquote fiscali inferiori alla soglia minima globale stabilita dal quadro BEPS e dall’Unione Europea. La direttiva UE 2022/2523 stabilisce infatti che le grandi imprese devono pagare un’imposta minima sui profitti globali per evitare fenomeni di elusione fiscale, assicurando una competizione fiscale più equa e sostenibile.
Un passo avanti contro l’elusione fiscale
Il decreto si inserisce nel più ampio programma di fiscalità internazionale promosso dall’OCSE e dall’UE per garantire una tassazione equa dei redditi delle grandi multinazionali, che spesso spostano i profitti verso Paesi a bassa fiscalità. Con la Global Minimum Tax e l’implementazione della riduzione SBIE, l’Italia si allinea agli standard internazionali per promuovere una maggiore trasparenza fiscale e una redistribuzione più equa del carico fiscale tra le grandi imprese e i diversi Paesi.
Questa regolamentazione rappresenta un passo significativo per una fiscalità più equa e trasparente, in un contesto globale in cui l’efficace applicazione della Global Minimum Tax sarà cruciale per combattere pratiche di elusione fiscale e garantire una più giusta concorrenza internazionale.
Fonte: Fisco e Tasse del 24/10/2024