Il Fisco in Spagna evolve rapidamente per adattarsi alle nuove dinamiche economiche, digitali e internazionali. Lo dimostra il Plan Anual de Control Tributario 2025, pubblicato dall’Agencia Tributaria spagnola, che definisce le strategie e gli strumenti con cui l’Amministrazione finanziaria intende rafforzare la lotta all’evasione, potenziare il dialogo con il contribuente e migliorare l’efficienza dei controlli fiscali.
Questo piano rappresenta una vera e propria bussola per orientarsi tra le priorità del Fisco spagnolo, con azioni che spaziano dalla verifica dei contribuenti ad alto rischio, alla prevenzione dei fenomeni elusivi, fino all’introduzione strutturale dell’intelligenza artificiale (IA) nei processi fiscali.
Una delle principali direttrici operative del Fisco spagnolo per il 2025 è il rafforzamento delle attività ispettive tradizionali, soprattutto nei confronti di:
soggetti che presentano incoerenze tra tenore di vita e reddito dichiarato;
utilizzo abusivo di società di comodo per fini personali;
operazioni societarie volte a celare beneficiari economici reali o a ottenere vantaggi fiscali indebiti;
partite IVA fittizie e contribuenti che simulano attività economiche per frodare l’IVA;
vendite su piattaforme digitali e locazioni brevi non dichiarate.
Queste azioni sono supportate da tecnologie di analisi predittiva, con l’obiettivo di anticipare comportamenti elusivi e aumentare la compliance nel sistema fiscale spagnolo.
Il Fisco in Spagna punta a prevenire la sottrazione fraudolenta di beni da parte dei contribuenti morosi. Il Piano 2025 prevede:
monitoraggio delle operazioni di alienazione sospette;
tracciamento delle reti d’impresa sotto controllo unico;
contrasto all’uso di strutture estere e “società rifugio” per rendere inefficace la riscossione.
Sarà inoltre operativo un Equipo nazionale per i procedimenti concorsuali, che si occuperà di aumentare il recupero dei crediti fiscali in ambito fallimentare e di contrastare i fallimenti fraudolenti, una priorità strategica per il fisco spagnolo.
Una svolta epocale nel sistema fiscale spagnolo è rappresentata dall’impiego massivo dell’intelligenza artificiale. L’Agenzia delle Entrate iberica introdurrà:
un assistente virtuale intelligente per anticipare le richieste di assistenza dei contribuenti;
un programma di semplificazione del linguaggio amministrativo, applicato a milioni di comunicazioni annuali (IVA, IRPF, riscossione);
una piattaforma sperimentale di dichiarazione precompilata dei redditi (RENTA Directa), destinata ai contribuenti con situazioni fiscali semplici.
Nel 2025, il Fisco in Spagna offrirà anche strumenti per l’autocorrezione degli errori nelle dichiarazioni IRPF tramite modelli complementari precompilati, oltre a un accesso diretto alle informazioni IVA all’interno della dichiarazione dei redditi.
Tra le priorità settoriali, l’Agencia Tributaria ha identificato alcune aree sensibili per il fisco spagnolo:
il recupero dei fondi pubblici concessi tramite garanzie statali (i cosiddetti prestiti ICO per Covid e Ucraina);
il controllo sull’applicazione della Ley Beckham, il regime fiscale agevolato per i nuovi residenti, spesso usato in modo improprio per evitare la tassazione dei redditi esteri;
la vigilanza sulle neobanche (neobancos), soggetti fintech che offrono servizi bancari digitali e che possono favorire frodi fiscali o riciclaggio se non adeguatamente regolati.