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Il programma di Elon Musk: come cambierà l’amministrazione USA

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Elon Musk e la sfida del risparmio pubblico: il modello “efficienza” arriva a Washington

Dopo il settore automotive e la space economy, Elon Musk è ora al centro di un’altra impresa titanica: razionalizzare la macchina amministrativa federale degli Stati Uniti. A capo del Department of Government Efficiency (DOGE), un’iniziativa informale istituita dall’ex presidente Donald Trump, Musk ha il compito di identificare tagli alla spesa pubblica per 2.000 miliardi di dollari, un’impresa che potrebbe ridefinire l’efficienza del governo federale ma non senza controversie.

Un approccio radicale alla gestione

Per comprendere cosa potrebbe significare l’era Musk per l’amministrazione americana, il punto di riferimento più vicino è la sua gestione di Twitter, ora ribattezzato X. Acquistata nel 2022 per 44 miliardi di dollari, la piattaforma è stata rapidamente sottoposta a una ristrutturazione senza precedenti, che ha portato a una drastica riduzione del personale e al ripensamento delle politiche aziendali. Entro due settimane dall’acquisizione, il 50% dei dipendenti era stato licenziato, una percentuale che è successivamente salita all’80%.

Lo stesso approccio potrebbe ora essere replicato nel contesto federale. Musk ha già anticipato di voler ridurre significativamente il personale nei dipartimenti governativi, sostenendo però che il processo sarà condotto in modo più rispettoso rispetto ai metodi utilizzati per Twitter. In un editoriale sul Wall Street Journal, ha sottolineato che i lavoratori pubblici licenziati "meritano di essere trattati con dignità" e che DOGE lavorerà per agevolare la loro transizione verso il settore privato.

Fine del lavoro da remoto e meritocrazia spinta

Tra le prime misure previste, Musk ha annunciato la volontà di abolire il lavoro da remoto per i dipendenti pubblici, imponendo il ritorno alla presenza fisica cinque giorni a settimana. "I contribuenti americani non dovrebbero pagare per il privilegio dell’era Covid di lavorare da casa", ha dichiarato in un articolo firmato insieme al suo collaboratore Vivek Ramaswamy.

Un’altra proposta che richiama le pratiche già adottate su Twitter è l’introduzione di un sistema di valutazione stringente per i dipendenti pubblici. In passato, Musk ha richiesto ai manager di Twitter di classificare i membri del proprio team e giustificarne la permanenza. È probabile che un approccio simile venga applicato al governo federale, con misure come report settimanali obbligatori sui risultati raggiunti.

Il rischio di un’efficienza “caotica”

Sebbene il modello Musk abbia dimostrato di poter mantenere operativa una struttura ridimensionata, come dimostra il caso di X, l’efficacia a lungo termine di questo approccio è ancora oggetto di dibattito. Mentre la piattaforma è sopravvissuta con il 20% del personale originario, i problemi di governance, la fuga degli inserzionisti e il calo dei ricavi hanno messo in discussione la sostenibilità del progetto.

L’applicazione di una simile filosofia al governo federale potrebbe comportare rischi significativi. La velocità e l’aggressività che caratterizzano le decisioni di Musk hanno spesso portato a errori di valutazione, come licenziamenti eccessivi o tagli che hanno compromesso funzioni essenziali. Nel contesto governativo, il rischio di disfunzioni sistemiche sarebbe amplificato.

Efficienza o fragilità?

I sostenitori dell’approccio di Musk sottolineano che l’efficienza del settore pubblico può trarre giovamento da una gestione più snella e meritocratica. Tuttavia, i critici avvertono che tagliare eccessivamente senza considerare le conseguenze potrebbe destabilizzare servizi fondamentali per i cittadini.

Se Musk riuscirà a trasferire il suo modello di “efficienza imprenditoriale” a una macchina amministrativa complessa come quella federale rimane una domanda aperta. La sfida sarà non solo mantenere il sistema operativo, ma anche garantire che resti “sano” e funzionale nel lungo termine, evitando che l’efficienza si trasformi in fragilità.

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