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Dazi USA-UE, pubblicata la dichiarazione congiunta: il documento che spiega il sistema di tassazione

Il 21 agosto 2025 l'Unione Europea e gli Stati Uniti hanno presentato una dichiarazione congiunta che ridisegna il perimetro delle relazioni economiche transatlantiche. L’intesa introduce un tetto massimo del 15% sui dazi americani applicabili alla stragrande maggioranza delle esportazioni europee: un provvedimento che tocca direttamente comparti ad alto valore come automotive, farmaceutico, semiconduttori e legname. Per le istituzioni comunitarie si tratta di un passo politico di rilievo, pensato per garantire stabilità, prevedibilità e trasparenza agli operatori economici, rafforzando al tempo stesso la fiducia reciproca in un contesto segnato da tensioni commerciali.

La clausola MFN e i prodotti interessati

Dal 1° settembre 2025, alcune categorie di beni europei beneficeranno di un regime semplificato, in cui si applicheranno soltanto le tariffe stabilite dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC). Tra queste figurano aeromobili e componenti, farmaci generici, precursori chimici e risorse naturali non disponibili negli Stati Uniti, come il sughero. In questo ambito trova applicazione la clausola della “nazione più favorita” (Most Favoured Nation – MFN), che garantisce a tutti i membri OMC lo stesso trattamento tariffario riconosciuto al partner più favorito. In termini pratici significa che gli esportatori europei avranno diritto a parità di condizioni e assenza di discriminazioni, un elemento essenziale per la pianificazione industriale. Inoltre, i prodotti già soggetti a dazi MFN pari o superiori al 15% non subiranno ulteriori incrementi, una garanzia di stabilità che riduce l’incertezza regolatoria.

Automotive: apertura vincolata alla reciprocità

Il comparto automobilistico è stato al centro di un delicato negoziato. Per veicoli e componentistica, il tetto del 15% sui dazi americani sarà applicato contestualmente all’avvio, da parte dell’UE, delle procedure interne per la riduzione dei dazi su determinati prodotti statunitensi. L’obiettivo è garantire un equilibrio tra le concessioni reciproche, trasformando l’automotive in un settore pilota, destinato a testare un modello di apertura coordinata che potrà essere esteso anche ad altri comparti strategici.

Acciaio e alluminio: più protezione per le filiere

La Dichiarazione dedica attenzione anche ad acciaio e alluminio, settori che da anni soffrono l’impatto della sovraccapacità globale e delle distorsioni legate al dumping. UE e Stati Uniti hanno concordato di introdurre un sistema a dazio-quota (TRQ) per le esportazioni europee, una formula che permette di fissare quantitativi prestabiliti a tariffa agevolata, lasciando margini più controllati ai flussi eccedenti. L’obiettivo è duplice: tutelare la competitività delle rispettive industrie e costruire supply chain più resilienti, in grado di resistere a shock esterni e a pressioni geopolitiche.

Un partenariato da trilioni di euro

I numeri confermano la rilevanza del legame economico: nel 2024 gli scambi UE–USA hanno superato i 1.600 miliardi di euro, con investimenti incrociati per oltre 5,3 trilioni di euro. Ogni giorno beni e servizi per più di 4,2 miliardi di euro attraversano l’Atlantico. La Commissione ha annunciato che procederà rapidamente a tradurre i contenuti della Dichiarazione in atti giuridici vincolanti, coinvolgendo Parlamento europeo e Stati membri. Contestualmente, a partire dal 7 agosto, l’UE ha sospeso le misure di riequilibrio adottate a luglio, in linea con il nuovo corso di collaborazione con Washington.

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