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Cosa significa Golden Power? Analisi del caso Nippon Steel e US Steel

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Cos’è il Golden Power?

Il termine “Golden Power” fa riferimento a un insieme di strumenti giuridici che consentono ai governi di intervenire in operazioni economiche strategiche per proteggere la sicurezza nazionale. Negli Stati Uniti, tale potere è esercitato attraverso il Comitato per gli Investimenti Esteri negli Stati Uniti (CFIUS), che valuta l’impatto degli investimenti stranieri su infrastrutture e risorse considerate critiche per la nazione.

Il caso Nippon Steel e US Steel: un veto storico

Il 3 gennaio 2025, il Presidente Joe Biden ha posto il veto sull’acquisizione della storica azienda statunitense US Steel da parte del colosso giapponese Nippon Steel. L’operazione, del valore di 15 miliardi di dollari, mirava a creare un gigante occidentale dell’acciaio, capace di competere con i produttori cinesi. Tuttavia, nonostante le garanzie offerte dai National Security Agreements (NSA) presentati dalle due società, il veto è stato giustificato come una misura necessaria per la sicurezza nazionale.

I motivi dietro il veto: sicurezza nazionale o politica interna?

Il settore dell’acciaio, pur essendo cruciale per l’economia, non era mai stato considerato altamente strategico in termini di sicurezza nazionale. Questo rende il veto di Biden particolarmente controverso. Secondo gli osservatori, la decisione è stata fortemente influenzata da:

  1. Pressioni sindacali: Il sindacato United Steelworkers si è opposto all’acquisizione, evidenziando la necessità di mantenere US Steel in mani americane.
  2. Considerazioni elettorali: La questione ha coinvolto la Pennsylvania, uno stato cruciale nelle elezioni presidenziali, aumentando l’attenzione politica sull’operazione.
  3. Precedenti giuridici: I veti precedenti erano stati applicati principalmente a società cinesi, in settori come tecnologia e difesa, ma mai nel comparto dell’acciaio.

Le cause legali: un futuro incerto per il Golden Power

Dopo il veto, Nippon Steel e US Steel hanno avviato due azioni legali parallele:

  • Contestazione del veto: Davanti alla Corte della Columbia, le società stanno cercando di invalidare la decisione presidenziale, sostenendo che manchino reali motivi di sicurezza nazionale.
  • Accuse di pratiche anticompetitive: Un’altra causa riguarda un presunto accordo illecito tra Cleveland Cliffs, concorrente di US Steel, e il sindacato United Steelworkers, volto a far naufragare l’acquisizione.

Un caso destinato a fare scuola?

Il caso Nippon Steel e US Steel potrebbe rappresentare un precedente significativo nella giurisprudenza americana sul Golden Power. La discrezionalità presidenziale nel bloccare operazioni di investimento estero è da sempre considerata quasi insindacabile, come dimostra il precedente del caso Ralls-Terna del 2013. Tuttavia, eventuali vizi procedurali nella fase di revisione del CFIUS potrebbero offrire una via per contestare il veto.

Cosa aspettarsi?

Il veto di Biden non è solo un caso di applicazione del Golden Power, ma riflette il complesso intreccio tra politica interna, economia e relazioni internazionali. Il risultato delle azioni legali avviate da Nippon Steel e US Steel potrebbe influenzare profondamente il futuro degli investimenti stranieri negli Stati Uniti e ridefinire il ruolo del Golden Power nelle economie occidentali.

L’approfondimento di questo numero è curato da Il nuovo numero di Delta View è curato dall’Avvocato Luca Picotti, esperto di diritto commerciale e societario, autore del libro “La legge del più forte. Il diritto come strumento di competizione tra Stati” (Luiss University Press).